Dr. Rafael Beolchi Il profondo impatto della fotopolimerizzazione sull'odontoiatria è indiscutibile. L'avvento delle resine composite fotopolimerizzabili ha rivoluzionato la pratica odontoiatrica, consentendo ai professionisti dentali di eseguire procedure minimamente invasive con precisione ed efficienza. Un aspetto chiave della fotopolimerizzazione è il raggiungimento di un alto grado di polimerizzazione delle resine composite. Questo è fondamentale per garantire la durata e la prevedibilità dei restauri, sia in termini di estetica che di funzionalità.

A cura del Dr. David Stachowicz Nel corso della mia carriera come dentista, ho lavorato in tutti gli ambiti dell'odontoiatria. Tuttavia, sono particolarmente appassionato alle procedure restaurative. Dal mio punto di vista, l'odontoiatria restaurativa è la base di ogni aspetto dell'odontoiatria moderna, tutte le altre fasi e i protocolli di trattamento si fondano su di essa.

A cura di Daniel Lewis Le faccette in composito diretto possono essere notoriamente difficili da armonizzare al colore dei denti naturali. "Sono state proposte diverse tecniche di restauro per la stratificazione nel settore anteriore", afferma il Dr. Rafael Calixto. "Si può applicare una stratificazione semplificata con risultati molto soddisfacenti, ma per farlo è necessario conoscere il concetto di traslucenza dei materiali e lo spessore dello strato".

Nel mondo dentale, pochi eventi possono essere paragonati all'International Dental Show (IDS) di Colonia, in Germania. Per una settimana, questo straordinario evento trasforma la città in un centro di scoperta e collaborazione per i professionisti del settore dentale di tutto il mondo. Infatti, IDS accoglie espositori provenienti da oltre 60 Paesi e visitatori da 160 paesi, creando uno spazio dove si scambiano idee, si svelano innovazioni e dove nascono connessioni.

Nota dell'editore: Questo blog è stato scritto dal fondatore e CEO emerito di Ultradent Products, Dr. Dan Fischer.

A cura del Dr. Florian Bremer Le lampade per la fotopolimerizzazione sono diventate indispensabili da quando materiali come compositi o ceramiche sono stati utilizzati sempre più frequentemente nei moderni protocolli di trattamento odontoiatrico. Per questo motivo, è fondamentale disporre di una lampada per la fotopolimerizzazione affidabile e facile da usare.

A Cura del Dr. Rafael Beolchi Per molti anni, una delle sfide dell'odontoiatria restaurativa estetica è stata l'associazione tra i compositi applicati direttamente e le procedure di sbiancamento. È prassi comune tra i dentisti di tutto il mondo che le procedure di sbiancamento debbano sempre essere effettuate PRIMA di realizzare i restauri diretti in composito nella regione estetica, poiché i compositi non cambiano il loro aspetto dopo le procedure di sbiancamento.

SOUTH JORDAN, Utah 15 aprile 2024. Il Dr. Dan Fischer, fondatore e CEO-emerito della Ultradent Products, Inc. con sede a South-Jordan, produttore leader di materiali e attrezzature dentali ad alta tecnologia, è stato recentemente nominato come una delle due persone più innovative dello Paese ed è stato inserito nella "Dental Innovators Hall-of-Fame" della rivista Incisal Edge. Il Dr. Fischer è stato definito "il più prolifico inventore odontoiatrico americano degli ultimi 30 anni", oltre che applaudito per la sua sua "influenza positiva, per i risultati clinici garantiti, per il suo ingegno, spirito di innovazione e generosità".

A cura di Daniel Lewis Anche se la VALO™ X avrà un aspetto familiare per i fan della famiglia di lampade per la fotopolimerizzazione VALO™, è ricca di nuove funzioni. Per cominciare, la lente da 12,5 mm offre una copertura impareggiabile con 12 LED (otto per la polimerizzazione e quattro bianchi). I LED offrono una profondità di fotopolimerizzazione e una collimazione del fascio superiori rispetto ad altre lampade disponibili.

A Cura del Dr. Rafael Beolchi Sapere quale tipologia di composito deve essere utilizzata in ogni specifica situazione clinica è fondamentale per il successo dei restauri estetici diretti. Nella recente evoluzione della tecnologia delle resine composite, è emersa una nuova tipologia di materiali compositi, noti come compositi universali one shade. L'idea alla base di questi materiali è che debbano garantire un'eccellente fusione cromatica con il substrato sottostante, attingendo la tonalità dalla struttura dentale naturale circostante, ottenendo così una migliore fusione del colore tra dente e restauro.